Dopo l’appello del Comune, a Selargius arriva la Soprintendenza: l’opera di Maria Lai presente nella facciata di un’abitazione privata è meritevole di tutela. Il sopralluogo delle tre funzionarie degli uffici competenti riaccende le luci sull’opera dell’artista ulassese: tra le tante creazioni lasciate in eredità alla Sardegna, c’è anche la sua prima opera ambientale realizzata nella facciata di una villetta tra via della Resistenza e via Amsterdam: “La Casa cucita”, risalente al 1979.
“A seguito delle numerose segnalazioni ricevute siamo venuti a conoscenza della presenza di tale opera. “È nostro intendimento cercare di valorizzare e tutelare ciò che resta dell’opera, oggi particolarmente degradata. Ci rimettiamo alla vostra autorità per un eventuale confronto che consenta di intraprendere le azioni più opportune”, si legge nella nota inviata alla Soprintendenza il 15 febbraio, a firma del sindaco Gigi Concu e dell’assessora alla Cultura Roberta Relli. Dopo un mese di attesa, l’esito del sopralluogo: “La Soprintendenza di Cagliari sarà ben lieta di occuparsi della tutela di quest’opera, dando le linee di indirizzo e affiancando il Comune nell’operatività concreta per la più duratura consegna al tempo futuro della “Casa cucita”, spiegano le esperte. “Prendersi cura di architettura e arte contemporanea mentre si storicizzano è compito di una Soprintendenza e degli Enti locali: un compito affascinante, di responsabilità culturale, di consapevolezza della comunità”.
Il Comune è pronto: “Siamo lieti del riscontro positivo dell’Ente, che ha riconosciuto l’opera ospitata nel nostro territorio comunale, meritevole di tutela”, commentano il primo cittadino e l’assessora. “Da parte nostra c’è la massima disponibilità a seguire le indicazioni che ci verranno illustrate al fine di valorizzare nel miglior modo possibile la creazione, così da poterla restituire alla cittadinanza dandole la meritata visibilità”. Ora la parola ripassa alla Soprintendenza, che dovrà indicare la strada da percorrere.