Il Consiglio della Camera di Commercio di Varese a Luino: al centro l'economia del Nord della provincia
L’appuntamento è per lunedì 17 luglio, quando la seduta del Consiglio di Camera di Commercio Varese si terrà a Luino, in Comune, alle 17: «Iniziamo dal Nord della provincia – spiega il presidente dell’ente camerale, Mauro Vitiello – un percorso che porterà il nostro “Parlamento dell’economia locale” a diretto contatto con le diverse realtà che, sul territorio, caratterizzano il Sistema Varese. Tra i temi al centro del dibattito, lunedì prossimo ci sarà anche un report statistico sul contesto economico dell’area delle valli del Verbano. Un’area che sta vivendo il carattere positivo della crescita turistica del post Covid nelle zone lacustri e che vede emergere un certo fermento di imprenditorialità giovanile. Il tutto nella consapevolezza che ci sono comparti, quali l’agricolo innovativo, il ricettivo e il commerciale più avanzato, che possono fungere da propulsori di una trasformazione positiva. Specificità territoriali che, come Camera di Commercio, teniamo in filigrana nella definizione delle linee strategiche del programma pluriennale 2023-2028 che stiamo costruendo».
Sulla seduta luinese del Consiglio di Camera di Commercio, interviene anche il primo cittadino della località rivierasca: «Apprezzo questa decisione di Camera di Commercio, che ha scelto di tenere una seduta del suo Consiglio sul nostro territorio – sottolinea il sindaco, Enrico Bianchi –. Segno di un interesse fattivo su problematiche e opportunità che caratterizzano questa parte della provincia. Qui ci sono delle ricchezze che, per molto tempo, si sono ritenute marginali rispetto alla prevalenza di un’economia manifatturiera industriale: penso alla bellezza ambientale di un’area incastonata tra lago Maggior e vallate prealpine. Bellezza che, in un contesto storico dove il green&active è sempre di più un fattore di attrattività, deve oggi meritare la giusta attenzione. Penso, però, anche al posizionamento di Luino, strategico nei flussi di collegamento con la Svizzera e il Nord Europa, a condizione di recuperare la centralità del nostro asse ferroviario».